quarta-feira, 21 de outubro de 2009

God save the Pope: La sconfitta di Enrico VIII

Cinquecento anni dopo il ‘lupo ossessionato’, Enrico VIII , ha trovato la sua sconfitta nelle braccia accoglienti dell’agnellino Benedetto XVI.

Luca Volontè

Questo Papa è un Buon Pastore,come affermato nella sua recente Enciclica, afferma la Verità e perciò è capace di Carità.

Era il gennaio scorso quando, con un seguito di polemiche e a causa di disattenzioni nell’uso di internet, il Pontefice diede il proprio consenso a riaprire il percorso di ‘rientro’ dei lefevriani nella Chiesa Cattolica Apostolica Romana.

Ieri un’altra bella notizia, da tempo auspicata e sulla quale nel recente passato erano affiorate positive indiscrezioni, gli anglicani tornano ‘cattolici’. Almeno una parte dello scisma che divide la Chiesa anglicana da quella di Roma, si chiudera'. Una parte dei sacerdoti, vescovi e fedeli appartenenti alla Chiesa d' Inghilterra, che e' diffusa in tutti i continenti, entrera' in comunione con il Papa e anche i sacerdoti anglicani sposati potranno diventare cattolici.

La forma canonica, entro la quale verranno incardinate le comunita' anglicane, si chiama dell'Ordinariato personale, ed è simile a quella che nei singoli Paesi curano i fedeli delle forze armate nazionali.

Il Papa è attento a tutto e tutto ciò che è buono,bello e vero viene valorizzato nella Chiesa cattolica. Perciò, “la Costituzione Apostolica cerca di creare un equilibrio tra l'interesse di conservare il prezioso patrimonio anglicano liturgico e spirituale da una parte, e la preoccupazione che questi gruppi e il loro clero siano incorporati nella Chiesa cattolica''.

Questo evento straordinario nella storia della cristianità è scaturita certamente anche dall’ordinazione di donne e omosessuali come sacerdoti e vescovi.Una frattura irrimediabile all'interno della Comunione anglicana che ha prodiotto l’incontro e l’accoglienza reciproca.

Quello fra la Chiesa cattolica e la Chiesa d'Inghilterra del resto e' una storia antica. Sin dal secolo XVI infatti, quando il Re Enrico VIII dichiaro' l' indipendenza della Chiesa d'Inghilterra all'autorita' del Papa, la Chiesa d'Inghilterra creo' le proprie confessioni dottrinali, usanze liturgiche e pratiche pastorali, incorporando spesso idee della Riforma avvenuta sul continente europeo. Una vera e propria applicazione del principio totalitario, Cesare e Dio nelle stesse mani. Un passo intermedio alla riunificazione avviata ieri, c’era stato nel 1982 con l’approvazioni di Giovanni Paolo II del provvedimento pastorale che favorì l’entrata di una diocesi anglicana in India e di talune comunità negli Usa.

Ha ben detto il Card. Levada,”l'unione con la Chiesa non richiede l'uniformita' che ignora le diversita' culturali, come dimostra la storia del cristianesimo.

La nostra comunione e' quindi rafforzata da simili diversita' legittime, e siamo pertanto felici che questi uomini e donne offrono i loro contributi particolari alla nostra comune vita di fede”. Il vero, il buono e il bello, una tradizione della Chiesa cattolica, un altro passo storico che avviene sotto la guida certa e accogliente di Papa Benedetto XVI, il Buon Pastore.

Taluni potranno prender spunto da questa notizia di immensa gioia per tutti i fedeli, per ricominciare la polemica ritrita sul celibato dei sacerdoti cattolici,sarebbe l’ennesima dimostrazione di non voler capire e apprezzare un gesto storico fondamentale, per la Chiesa e per l’intera umanità.

Cinquecento anni dopo il ‘lupo ossessionato’, Enrico VIII , ha trovato la sua sconfitta nelle braccia accoglienti dell’agnellino Benedetto XVI.

© Copyright Il Tempo, 21 ottobre 2009