domingo, 7 de dezembro de 2008

Domani il Papa a Piazza di Spagna per l'Atto di venerazione all'Immacolata (Radio Vaticana)


Domani, 8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il Papa presiederà l’Angelus alle 12.00 in Piazza San Pietro. Nel pomeriggio, alle 16.00, si recherà in Piazza di Spagna per il tradizionale Atto di venerazione all’Immacolata. Domani mattina alle 10.00, invece, il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone presiederà nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore la Messa per la conclusione romana del 150.mo anniversario delle Apparizioni Mariane di Lourdes. Al rito partecipano anche i malati dell’Unitalsi. Sul rapporto tra il popolo di Dio e il dogma dell’Immacolata Concezione Fabio Colagrande ha sentito il padre servita Salvatore Perella, docente di mariologia al Marianum:


R. – L’Immacolata è sempre stata ritenuta dal popolo di Dio una grande verità. Al popolo sembrava impossibile, e ancora oggi, che Maria fosse contaminata dal peccato, soprattutto quello originale, che è un peccato che nessuno di noi ha commesso, ma che viene trasmesso. Però una cosa è ciò che ritiene nella fede il popolo di Dio, illuminato dallo Spirito, si chiama “intuizione battesimale”, e un’altra cosa è invece la dimensione teologica di questo avvenimento. Ecco, perché, nel corso della storia ci sono state discussioni enormi tra teologi che ritenevano Maria Santa, ma bisognosa di perdono e di redenzione. Quindi, non affermavano l’immunità, se non in un secondo momento, in vista della maternità di Gesù.

D. – Come dunque si sviluppa il dibattito a livello teologico sull’Immacolata Concezione?
R. - Duns Scoto, francescano, ha iniziato un discorso nuovo e dice: “Cristo chi è? E’ il perfettissimo Redentore e mediatore”, e allora Lui ha redento da par suo sua Madre, prima che Maria venisse contaminata come tutti gli uomini dal peccato originale. La discussione tra la scuola cosiddetta francescana e la scuola domenicana è durata tanti secoli. Gli stessi Pontefici erano un po’ dubbiosi. Però, la festività era celebrata sia nella liturgia, sia nella pietà del popolo. Ma fu Pio IX, nel suo convincimento di responsabilità pontificia, che dopo aver fatto un’indagine tra i vescovi – la maggioranza di essi disse sì al dogma – pronunziò l’8 dicembre, 1854, il dogma: “Maria è stata preservata da ogni macchia di peccato originale, in vista di Cristo”, cioè la Pasqua di Cristo ha realizzato in Maria, se possiamo dire così, in anticipo, ciò che avverrà in noi tramite il battesimo.

D. – Ma che cosa altro dice un dogma come quello dell’Immacolata Concezione al cuore dell’uomo di oggi?
R. - L’Immacolata è anche il trionfo dell’amore di Dio per l’uomo ed è segno che Dio fa veramente grandi cose. L’Immacolata in fin dei conti restituisce all’uomo, nella creatura Maria, la sua bellezza originaria, che era stata sfigurata con il peccato originale. Quindi, c’è dignità dell’uomo, dignità della donna, dignità della vita umana, bellezza e forza della creatura redenta da Gesù, che è, possiamo così dire, la dimensione estetica dell’Immacolata. Se Cristo è il figlio del Padre, impronta e immagine della sua sostanza, se Cristo è il più bello della Creazione, la sua bellezza di santità l’ha trasmessa in modo peculiare nella Madre sua Maria, fin dal primo istante, come dice Papa Pio IX, della sua Immacolata Concezione.

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