CITTA' DEL VATICANO, martedì, 16 giugno 2009 (ZENIT.org).
Il 15 e il 16 giugno, Benedetto XVI e i capi di alcuni dicasteri della Curia Romana hanno incontrato in Vaticano una delegazione di Vescovi austriaci.
I presuli ricevuti dal Santo Padre sono stati il Cardinale Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna e Presidente della Conferenza Episcopale Austriaca; monsignor Alois Kothgasser, Arcivescovo di Salisburgo; monsignor Egon Kapellari, Vescovo di Graz-Seckau e vicepresidente della Conferenza Episcopale Austriaca; monsignor Ludwig Schwarz, Vescovo di Linz.
E' stato presente all'incontro anche monsignor Peter Stephan Zurbriggen, Nunzio Apostolico in Austria.
I capi dicastero che hanno partecipato alla riunione sono stati il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi; il Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; il Cardinale Claudío Hummes, Prefetto della Congregazione per il Clero; il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica; il Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.
In un comunicato reso noto dalla Santa Sede si legge che durante la riunione, caratterizzata da vivo “affetto collegiale”, “sono stati affrontati, in un dialogo fraterno e in spirito costruttivo, alcuni temi riguardanti la situazione della Diocesi di Linz e della Chiesa in Austria, prospettando soluzioni per i problemi in atto”.
Si è parlato anche “di questioni dottrinali e pastorali e della situazione del clero, del laicato, dei Seminari maggiori e delle Facoltà teologiche a Linz ed in altre Diocesi dell’Austria”.
Il Papa, spiega la nota, “ha richiamato l’urgenza dell’approfondimento della fede e della fedeltà integrale al Concilio Vaticano II e al Magistero post-conciliare della Chiesa, e del rinnovamento della catechesi alla luce del Catechismo della Chiesa Cattolica”.
Dal canto loro, i Vescovi austriaci “hanno ringraziato il Santo Padre per la sua sollecitudine paterna e per questo incontro, segno della sua vicinanza alla Chiesa in Austria, e lo hanno assicurato della loro piena comunione e del loro affetto”, esprimendo la propria riconoscenza anche alla Curia Romana “per la fruttuosa collaborazione e la disponibilità”.
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