quinta-feira, 3 de março de 2011

Rinascimento Sacro: Il Summorum Pontificum è salvo


A volte sembra che le parole del Papa siano coperte sempre troppo corte. Finisce che, a tirare dalla propria parte, ogni volta qualcuno ci lascia fuori i piedi e si lagna. Adesso nei Suoi confronti siamo addirittura alla protesta preventiva, quella che si fa per portarsi avanti.

Non sapendo che pensare un amico mi ha scritto alcune considerazioni che ho trovato illuminanti.

“[...]
1) Prima di lamentarti aspetta almeno di sapere perché.

2) Comunque, quand’anche ne avessi motivo, non lamentarti, oportet ut scandala eveniant. Ma poichè nessuno sa mai dove stia esattamente il vero motivo di scandalo, non provarci nemmeno a fare baruffa: potresti trovarti fregato ancora al “E però io…”. E guai a colui attraverso il quale gli scandali arrivano, giusto?

2) Il Summorum Pontificum non é politica: non serve a litigare ma a pacificare. Perciò solo quando una Messa porta pace allora si onora il senso di una Messa e del SP. Vero è che spesso la pace è un seme che ha da germogliare, perciò pensa a zappare.

3) Il cristianesimo è dei martiri, e la pazienza è un martirio spirituale. Perchè vuoi scappare da quest’ottima occasione?

4) Il SP non é per pochi eletti (o pochi “disgraziati”, a seconda) ma è per tutti i fedeli di buona volontà. Va da sé che la buona volontà non è di tutti. Tu pensa alla tua.

5) Il SP è un coraggioso atto della riforma della Chiesa, ma non è la Riforma della Chiesa. Diciamo piuttosto un buon inizio: cammina perchè non sei ancora arrivato.

6) La riforma della Chiesa è sempre e comunque opera dello Spirito Santo, anche quando soffia attraverso del parole del Papa. Tu per primo lo devi lasciar agire: i tuoi buoni consigli lo impicciano.

7) Se un cuore è sordo, è sordo. Con chi non vuol sentire non serve urlare. Prega piuttosto che Dio gli doni orecchi e sussurri le parole che solo Lui sa. Di questi tempi potresti ritrovarti “padre” nella fede di numerosa prole. Non sei felice?

8 ) Davanti al rifiuto continua a cantare le lodi a Dio. C’è chi si è commosso per questa mite insistenza.

9) Un documento interpretativo è l’interpretazione della norma, non è la contraddizione della norma; e talvolta quello che crediamo essere “restrizione” della norma è semplice “discrezione”. Perciò dormi tranquillo, perché tanto la tua comunione frequente e il tuo Rosario quotidiano non vengono toccati.

10) Come ordinano i preti e cosa facciano a Milano sono faccende che riguardano i preti e chi abita a Milano. Lascia che chi deve decidere decida, perché non capiti di arrogarti diritti che non hai, e ancor peggio, di violare diritti che altri hanno. E poi, per risolvere certe faccende, converrai bisognerebbe rivedere la Ministeria Quaedam. Non si può fare tutto insieme.

11) Le norme non sono cannoni, l’Istruzione non è una mitragliatrice, l’Ecclesia Dei non è il Quartier Generale della battaglia finale. Dovresti aspirare a metterti in testa un’aureola, non un elmetto.

12) Il SP è salvo perché è nelle mani di questo meraviglioso Papa. Lo è sempre stato e lo sarà sempre. Quindi sta sereno, prosegui umile e confida in Dio. L’Istruzione che non ti cambierà la vita è pronta. Tu, piuttosto, sei pronto?

[...]“